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Ciak ad Asti per Giorgia Cecere, il filmsi intitolerà “In un posto bellissimo”?
Cultura e Spettacoli

Ciak ad Asti per Giorgia Cecere, il film
si intitolerà “In un posto bellissimo”?

Sarà la regista Giorgia Cecere, già ospite della prima edizione di Asti Film Festival (2011), a riportare una grande produzione cinematografica nella nostra città. Dopo il cortometraggio

Sarà la regista Giorgia Cecere, già ospite della prima edizione di Asti Film Festival (2011), a riportare una grande produzione cinematografica nella nostra città. Dopo il cortometraggio “Veruska” di Lucio Pellegrini, girato nel 2013 e ispirato al romanzo “Ad ogni costo, l’amore” di Laura Calosso, Asti tornerà ad essere un set cinematografico per una produzione italiana che verrà distribuita nelle sale cinematografiche nel 2015. Giorgia Cecere, regista de “Il primo incarico” (2010) è stata ad Asti ad ottobre per effettuare i sopralluoghi e vedere se, con le sue peculiarità da media città di provincia, potesse essere ideale per la prossima storia che ha in programma di girare. Il titolo provvisorio è “In un posto bellissimo” e poco altro si conosce se non quello che si trova già su internet. Cecere era stata ospite alla prima edizione di Asti Film Festival (organizzata dai circoli cinematografici Sciarada e Vertigo in collaborazione con il Comune di Asti) durante la quale ebbe modo di conoscere la città ed apprezzarne l’atmosfera, soprattutto al tramonto.

Fu amore a prima vista e, grazie a quella partecipazione, la macchina del cinema tornerà ad Asti, probabilmente ad ottobre quando dovrebbero iniziare le riprese. Nei giorni scorsi un incontro nella fondazione CrAsti con i vertici dell’Atl – Asti Turismo e i responsabili di Torino Film Commission ha riportato l’attenzione sull’indotto che il cinema può garantire ad un territorio, sia in termini di occupazione che di immagine. In effetti dietro la produzione di un film ci sono specializzazioni e maestranze che potrebbero essere sviluppate e potenziate a livello territoriale creando le condizioni affinchè Asti diventi appetibile per chi ha intenzione di girare film, fiction, cortometraggi, pubblicità o altri prodotti del settore televisivo. E’ questa l’idea sulla quale sta lavorando Riccardo Costa, tra gli ideatori e direttore artistico di Asti Film Festival.

«Tutti i registi emergenti, quando sono ospiti del Festival, passeggiano per le strade della città e ne apprezzano i diversi stili architettonici, dal centro storico medievale ai palazzi di epoca fascista e, ovviamente, le colline circostanti – commenta Costa – Da Asti partono delle eccellenze per quanto riguarda il cinema, come nel caso di Lucio Pellegrini, Andrea Bosca, Giorgio Faletti, ma sarebbe bello che le eccellenze venissero formate e rimanessero sul territorio dove i ragazzi hanno difficoltà a costruirsi un ruolo». L’idea di Costa è quindi quella di creare delle maestranze legate alle produzioni cinematografiche e televisive. «Chiamiamolo uno “stabile del cinema” che faccia crescere professionalità per essere impiegate sui set creando lavoro e facendo abbassare i costi delle produzioni le quali non dovrebbero più pagare trasferte a macchinisti, elettricisti, scenografi perché li troverebbero già qui, competenti e preparati ad adeguarsi a quanto richiesto dalla lavorazione».

I ragazzi imparerebbero il mestiere facendo degli stage sui set (il primo potrebbe già partire con il film di Giorgia Cecere) senza contare che altri due registi, Rolando Ravello e Matteo Vicino, hanno già dichiarato di voler venire ad Asti a girare i loro film. «L’importante è fare rete – aggiunge Costa – creare un gioco di squadra tra privati e istituzioni, non pensare solo al proprio orticello, per creare tutte le condizioni affinché Asti possa realmente diventare una nuova terra del cinema».

Riccardo Santagati

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